Foto di matrimonio

Ultimo aggiornamento: 19/02/2010
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Introduzione

Questo articolo nasce come sunto di tutta la mia (limitatissima) esperienza di fotografia di matrimonio, e da quanto ho letto e raccolto nell'immenso mare di Internet. In parte si tratta di pensieri e opinioni personali, assolutamente contestabili e non condivisibili. Però spero possa servire a tutti i fotografi amatoriali come me che si sentono chiedere "Mi faresti le foto al matrimonio?". Sia a quelli che risponderebbero "Ma certo, che ci vuole!", sia a quelli che risponderebbero "No, figurati, non ne sono capace...".

L'articolo rimbalza tra consigli per il fotografo amatoriale e tecniche ed esempi dei professionisti. Non spaventatevi, non vi viene richiesto quel livello di competenza, sennò sareste voi stessi dei pro. Penso solo che uno debba sapere quale sia "il meglio", per conoscere dove si può arrivare. Non rimanete delusi se i risultati sembrano scadenti rispetto alle foto pubblicate in questo articolo: vi state confrontando con i migliori del pianeta.

Le foto di questo articolo sono prese dai siti dei fotografi citati, e a loro appartengono tutti i diritti relativi.

Come sempre, buona lettura.

Disclaimer

Le foto presenti in questo articolo provengono dai siti dei relativi fotografi, e sono protette dal diritto d'autore. Ogni foto citata è accompagnata dal copyright (c) del rispettivo autore. Le foto citate sono prese ad esempio come eccellenza nelle loro qualità artistiche e tecniche. L'autore di questo articolo (cioè io, Andrea Olivotto) pensa che questo non danneggi i fotografi citati, anzi, è contento di far loro pubblicità gratuita (e meritata). L'autore avrebbe messo le sue foto, se fossero anche lontanamente confrontabili con quelle citate :-) Questo sito e questo articolo non procurano soldi ne all'autore ne a nessun altro, e il loro scopo è la diffusione assolutamente gratuita e a scopo educazionale di informazioni sulla fotografia. L'autore pensa che l'utilizzo di tali foto sia conforme al cosidetto "fair use", e che non vi sia violazione dei diritti dei rispettivi autori. In ogni caso, se i fotografi dei quali sono state citate le foto desiderano che vengano tolte, mi contattino via email.

I fotografi citati sono quelli che ho incontrato nella mia breve e superficiale ricerca sull'argomento. Sicuramente esistono eccellenti fotografi che non conosco e che non ho citato, mi scuso in anticipo.

Provo a tradurre in inglese...

The photos used in this article come from famous wedding photographers, and they are protected by copyright. Every photos has its credit to the photographer and copyright included. The photos are examples of the best results achievable, both technically and artistically. The author of this article (me, Andrea Olivotto) thinks that this article doesn't damage the photographers rights or business, but it's a free and deserved publicity. The author would like to use his images, but they are a lot worse :-) The author doesn't earn money from this article or from his site, as both are for open educational use, ad absolutely not commercial. The author thinks that this is complain to the "fair use", and that there isn't any copyright infringement. If a photographer would like to not see his photos in this article, just write me an email.

The photographers cited in this article are some of the best I found on the net, in my short research on the argument. I'm sure there are a lot more, I'm really sorry if I don't cited them.

Indice

Le leggi divine della fotografia di matrimonio (secondo me)

Cominciamo subito con le regole fondamentali, secondo la mia personale opinione e limitata esperienza.

1

Il mio karma: "io sono un fotografo amatoriale, e ovviamente non posso garantire lo stesso risultato di un professionista, sia a causa della mia attrezzatura, sia a causa della mia relativa inesperienza. Sono abbastanza certo di darvi un bel lavoro, però non posso garantirvelo. Il mio impegno comunque sarà massimo."

2

Dovete aver ben chiaro le richieste degli sposi, e non scordarvele mai per fare di testa vostra. Se gli sposi sono molto formali, dovete assecondarli e non cedere alla mania del reportage o delle foto artistiche. Sono loro al centro del matrimonio, non il fotografo.

3

Megapixels, ISO, rumore, flash, obiettivi, riflettori, batterie e quant'altro sono in gran parte seghe mentali nella testa dei fotografi (specialmente amatoriali). Quello che conta è la foto, il soggetto, le emozioni. Una foto rumorosa, un po' mossa, un po' storta di un padre che piange quando abbraccia la sposa varrà infinitamente di più di qualsiasi foto tecnicamente eccellente degli anelli sul cuscino.

4

Fate in modo che un guasto o un inconveniente alla vostra attrezzatura non vi impedisca di portare a termine il lavoro, nei limiti del fatto che siete dei fotografi amatoriali.

5

Durante un matrimonio non c'è tempo di sperimentare: dovete conoscere a menadito la vostra attrezzatura: fotocamera, obiettivi, flash. Se la vostra attrezzatura diventa un'appendice del vostro corpo, allora il vostro cervello la maneggerà in maniera quasi inconscia, e potrete dedicare tutta la vostra attenzione a quel che conta: la fotografia.

6

Durante un matrimonio non c'è tempo e tutto avviene velocemente, quindi dovrete essere preparati nel sapere cosa sta succedendo e quale sia la posizione migliore dove mettersi per fare le foto. Per far questo in modo efficace, dovrete conoscere tempi e luoghi di tutto il matrimonio. Chiedete queste informazioni agli sposi, ma anche ai genitori e amici, nel caso ci siano situazioni particolari (scherzi, ...).

7

Durante un matrimonio non c'è tempo e tutto avviene velocemente, quindi dovete avere sempre sotto mano schede di memoria libere. Non avrete tempo per scaricarle e liberarle, quindi dovrete averne a sufficienza. Per ogni scheda, lasciate comunque spazio per una decina di foto, non si sa mai.

8

Imparate dagli altri. Studiate le foto di matrimonio che trovate su internet, chiedete consigli nei forum, osservate i professionisti durante gli altri matrimoni, guardate gli album finali.

9

Levatevi dalla testa "scatto più che posso, poi qualcosa si salva". Mi dispiace, non funziona: questo atteggiamento vi distrae dallo scatto della "buona foto" (ben valutata come esposizione, fuoco, composizione e soprattutto momento giusto). Vi troverete a lavorare con varie migliaia di foto generalmente mediocri, perderete un disastro di tempo nella loro gestione, sprecherete molto spazio nelle schede di memoria e successivamente per il backup.

10

Il backup è la cosa più importante del mondo. Le foto di matrimonio sono il vostro oro, quindi il prima possibile eseguite almeno due copie di sicurezza (HD esterno, DVD). Non cancellate mai le schede di memoria se prima non avete fatto due copie di sicurezza. Meglio utilizzare due schede da 8GB che una da 16GB, se mai vi dovesse succedere un guasto. Meglio se durante il matrimonio avrete qualche pausa per fare il backup delle schede su un portatile, ancor meglio se fate anche la doppia copia su un HD esterno.

Mi faresti le foto al matrimonio?

(c) Tony Hoffer

Tutto potrebbe nasce da un vostro conoscente che, sapendo la vostra passione per la fotografia, si sente in diritto di porgervi la fatidica domanda. Quando è successo a me, nella mia testa si sono fuse due emozioni contrastanti. La prima è stata un sensazione di soddisfazione e orgoglio: due persone hanno deciso di affidarmi il compito di documentare "il giorno più bello della loro vita". Caspita, è un onore. La seconda è stata di preoccupazione e senso di... inadeguatezza: accidenti, sono un semplice amatore, magari neanche tanto bravo, sono sicuro di riuscire a soddisfarli? Mi dispiacerebbe proprio deluderli. Sicuramente non è un impegno da prendere alla leggera.

Quello che risponderei

(c) Tony Hoffer

Beh, lo ammetto, riguardo alla fotografia sono sempre stato abbastanza umile e conscio dei miei limiti, anche se non sono di primo pelo. Però se mi guardo attorno (soprattutto considerando quello che si vede in Rete, proveniente da tutto il mondo) vedo molta gente in gamba, quindi non sono sicuramente tra i primi della classe. Amen.

Inoltre, sono un sub, e la legge dei sub in caso di imprevisti è una legge di vita: fermati, rifletti, agisci. Quindi, niente risposte immediate, ma una pausa di... 2 secondi per respirare a fondo e comprendere la situazione. Ci sono alcune domande che subito devono avere risposta.

Già queste prime tre risposte vi permettono di centrare meglio la questione. Se in quella data siete impegnati oppure non potete per qualche motivo raggiungere il luogo del matrimonio, beh, la decisione è presa.

Il prodotto finale del vostro lavoro è molto importante: la differenza di tempo tra dare un DVD con le foto ritoccate alla meno peggio e consegnare un album fatto e finito è enorme. Secondo me, il massimo che un fotografo amatoriale possa fare è consegnare i files delle foto o al massimo consegnare le stampe, se gli sposi avranno la gentilezza di selezionare le foto tra i provini che voi fornirete e soprattutto sapranno indicarvi foto per foto la dimensione desiderata. Un lavoraccio, da parte loro.

Ho sempre chiesto agli sposi se avessero contattato un fotografo, e in caso contrario li ho anche invitati a farlo. Un professionista è ben pagato, ma vi assicura un risultato finale e ha l'attrezzatura per farlo. E' vero, esistono fotografi che non sono granché e che si presentano con macchinacce, però quelli che ho incontrato sapevano quasi tutti il fatto proprio. Anche perché il loro lavoro si basa moltissimo sulla soddisfazione dei clienti e sul successivo passaparola. Questo non vuol dire incoraggiarli ad affidarsi ad un pro, ma rendere gli sposi consapevoli della loro scelta: ricordatevi che anche se affermino con noncuranza "a noi non interessano molto le foto", alla fine un bel risultato lo vogliono comunque ottenere.

Tale approccio è confermato anche da quanto scritto nel coinvolgente articolo "Wedding Photography 101" (tradotto dall'inglese):

...Dovreste comunicare agli sposi che anche se siete dei buoni fotografi, un fotografo da matrimonio è specializzato e competente e che sarebbe utile per loro considerare un professionista prima di assegnarvi il lavoro. Chi non ne sa di fotografia non comprende le difficoltà di questa richiesta, ma pensa che assoldandovi possa ottenere gli stessi risultati ma con minor spesa. Devono assolutamente essere disillusi sulla questione: meglio consigliare un fotografo che vi permetta di fare da assistente, in modo da essere comunque coinvolti in un lavoro in cui però la responsabilità del risultato è del professionista... ...Un'altra considerazione è che vi viene chiesto di lavorare duro per tutta la giornata, per 6 - 8 ore consecutive, senza aver la possibilità di rilassarsi o godervi il matrimonio. Non è la stessa cosa di chiedervi di leggere in chiesa o di suonare la chitarra durante la cerimonia... ... Riflettete sul fatto che non sarete comunque bravi come un fotografo professionista. Pensateci due volte, soprattutto sulla tenuta della vostra relazione (amicizia, parentela) con gli sposi nel caso tutto vada male e che dobbiate consegnare un lavoro mediocre, per qualsiasi motivo...

Dopo queste prime informazioni a botta calda, di solito la mia risposta è la seguente:

1

Il mio karma: "io sono un fotografo amatoriale, e ovviamente non posso garantire lo stesso risultato di un professionista, sia a causa della mia attrezzatura, sia a causa della mia relativa inesperienza. Sono abbastanza certo di darvi un bel lavoro, però non posso garantirvelo. Il mio impegno comunque sarà massimo."

Credetemi, vi potrebbe sembrare una risposta fin troppo umile, ma rendetevi conto che state giocando con i ricordi di un giorno importante di due persone, magari vostri amici. Meglio che abbiano una bella sorpresa per un buon lavoro, che una delusione perché si aspettavano di più oppure perché qualcosa è andato storto. E riflettete ben sui rischi che corre il vostro rapporto con gli sposi: in caso di insuccesso, per qualsiasi motivo, potreste creare dei contrasti anche definitivi. Ricordatevi che se il vostro amico può essere ragionevole, magari la sua sposa è una vipera (o viceversa, ovviamente). Io ho rinunciato a scattare le foto ai miei amici più stretti: un'amicizia vale immensamente di più di qualche centinaio di Euro.

Capire le richieste degli sposi

(c) Jessica Claire

Dopo la prima verifica "a caldo" di cui sopra, sicuramente sarà necessario fissare un appuntamento per inquadrare con più precisione la faccenda. Vi ricordo la regola relativa.

2

Dovete aver ben chiaro le richieste degli sposi, e non scordarvele mai per fare di testa vostra. Se gli sposi sono molto formali, dovete assecondarli e non cedere alla mania del reportage o delle foto artistiche. Sono loro al centro del matrimonio, non il fotografo.

Questa è una delle regole più importanti: dalla confusione possono nascere solo guai. Gli sposi possono anche sembrare distratti e accondiscendenti (bisogna capirli, hanno tante cose nella testa nei mesi prima del fatidico giorno), magari neanche troppo interessati agli aspetti più tecnici del vostro lavoro di fotografo, ma c'è un'elevatissima probabilità che durante (e dopo) il matrimonio comincino con richieste o critiche. Se poi il risultato finale non è di loro gradimento per qualsiasi motivo, non è bene per nessuno.

Quali sono le questioni che necessitano di estrema chiarezza? Eccone un elenco, sicuramente approfondiremo qualche punto nel corso dell'articolo.

Altre info utili da chiedere.

Se avete qualche matrimonio già fatto in passato, potreste preparare quello che si chiama "portfolio": una selezione delle vostre migliori foto sull'argomento. Potreste portare agli sposi un CD con dei JPEG (a bassa risoluzione, tipo 600px x 450px) da lasciare loro, oppure se volete essere un po' più professionali potreste preparare un libretto con foto stampate. O addirittura un mini album, se volete far vedere che siete bravi anche nella composizione e nella decorazione delle pagine. In questo modo potrete rassicurare gli sposi sulla vostra bravura, e voi stessi sarete più sereni nel aver comunicato le vostre potenzialità. Attenti a non far un portfolio troppo bello...

L'attrezzatura

(c) Sam Hassas

Prima di cominciare a parlare dell'attrezzatura, vi ricordo due leggi fondamentali della fotografia di matrimonio relative all'attrezzatura.

3

Megapixels, ISO, rumore, flash, obiettivi, riflettori, batterie e quant'altro sono in gran parte seghe mentali nella testa dei fotografi (specialmente amatoriali). Quello che conta è la foto, il soggetto, le emozioni. Una foto rumorosa, un po' mossa, un po' storta di un padre che piange quando abbraccia la sposa varrà infinitamente di più di qualsiasi foto tecnicamente eccellente degli anelli sul cuscino.

6

Durante un matrimonio non c'è tempo e tutto avviene velocemente, quindi dovete avere sempre sotto mano schede di memoria libere. Non avrete tempo per scaricarle e liberarle, quindi dovrete averne a sufficienza. Per ogni scheda, lasciate comunque spazio per una decina di foto, non si sa mai.

Se chiedete in giro quale sia l'attrezzatura minima, sicuramente qualcuno vi risponderà: "due Nikon D3, tre flash, 6 obiettivi, diffusori per i flash, pannelli riflettenti, 128GB di memoria totali, ...". Tralascio subito questo approccio, perché se siete in grado di maneggiare tutta 'sta roba allora questo articolo non dovete leggerlo ma scriverlo.

Qualcun altro ha opinioni opposte: "basta una reflex con l'obiettivo del kit, va benone". Mah, mi permetto di dissentire anche su questo approccio.

Ovviamente la via che considero corretta è nel mezzo. Penso sia necessario considerare che abbiamo promesso un risultato seppur minimo, probabilmente verremo pagati, e che come già detto stiamo lavorando per fotografare uno dei momenti più belli della vita di due persone. E' vero anche che prima abbiamo messo le mani avanti: non siamo professionisti, abbiamo dei limiti anche nell'attrezzatura.

Ecco la mia "lista" della spesa minima.

Altre due considerazioni personali. Il primo è che le ottiche contano moltissimo, e che come dicono gli inglesi "you get what you pay for" cioè "hai in mano quello per il quale hai pagato". A meno di eccezioni particolari, un obiettivo da 1500Euro è ovviamente migliore di uno da 300Euro, e questo si vede soprattutto quando sfruttiamo al massimo l'immagine, cioè nelle stampe di grandi dimensioni. Riferendosi a quanto suggerito nel paragrafo precedente sull'attrezzatura, il classico 50mm è di solito la perla del corredo: utilizzatelo il più possibile.

Un secondo aspetto riguarda il corpo reflex. Se siete fotografi amatoriali, immagino non abbiate un corpo professionale, e comunque dovrete tenervi quello che attualmente avete. Se però state per acquistarne uno, eccovi alcuni appunti.

Quali sono le caratteristiche di un corpo reflex che ci interessano per la fotografia di matrimonio?

Se avete soldini, una reflex full-frame è quello che fa per voi, a patto di spendere altri soldini in obiettivi che la sappiano valorizzare. Se volete risparmiare, una reflex APS-C è la vostra scelta, magari informandovi prima sulle sue qualità.

Perché non posso utilizzare una compatta?

Lasciatele perdere: sebbene le ultime compatte (da quelle tascabili a quelle di forma simile ad una reflex) abbiano fatto passi da gigante, non sono in grado di assicurarvi la qualità minima necessaria e non hanno la velocità operativa (autofocus soprattutto) che vi servirà. L'unico requisito nelle quali di solito eccellono è quello dei megapixels, ma se la qualità delle foto è scadente... se ne avete una portatevela dietro, che può sempre servire per rubare qualche scatto.

Meglio doppio

(c) Ben Chrisman

Altra legge della fotografia di matrimonio.

4

Fate in modo che un guasto o un inconveniente alla vostra attrezzatura non vi impedisca di portare a termine il lavoro, nei limiti del fatto che siete dei fotografi amatoriali.

Cosa succede se il giorno del matrimonio vi cade la vostra reflex per terra? Se possibile vi consiglio caldamente di procurarvi un secondo corpo, con relativa batteria di riserva. Potreste usarlo attivamente durante il matrimonio, con un'altra lente montata rispetto al vostro corpo (ad esempio uno ha il grandangolo, uno il 50mm o il tele).

Se si rompe il flash dovete prevedere un'ottica luminosa come il classico 50mm che vi permetta di scattare a luce ambiente, alzando la sensibilità ISO, o magari utilizzando il flash a bordo. Se avete una compatta, portatevela dietro, potrebbe salvarvi il lavoro.

Durante le pause del matrimonio, potreste pensare a ricopiare (non cancellate le foto dalla scheda!) le memorie su un portatile o sugli appositi hard disk portatili con lettore incorporato.

Ancor meglio se coinvolgete un vostro amico e fate il matrimonio in due. Il compenso si dimezza, ma i risultati di solito migliorano notevolmente, perché potete stare un po' più tranquilli e in due è possibile cogliere la stessa scena da più angolazioni e con lunghezze focali diverse. Diminuiscono le probabilità di perdere i momenti decisivi, per qualsiasi motivo. In due, uno potrebbe essere anche tentato di sbizzarrirsi un po' di più, sapendo che l'altro scatterà le foto importanti. Io ho sempre seguito questa seconda strada, con il mio amico Gianluca Tristo!

Se siete in due, sarebbe simpatico avere due corpi della stessa marca: se non è così, in fase di fotoritocco suderete un bel po' di camicie per ottenere un risultato omogeneo come colori. Inoltre, ricordatevi di sincronizzare gli orologi dei due corpi (al secondo!) prima ad inizio giornata, e di controllare dopo qualche ora.

Infine, considerate l'eventualità che siate impossibilitati a presentarvi al matrimonio (un'improvvisa influenza? l'auto vi lascia in panne?). Cosa potete fare? Avete qualcuno che vi possa coprire le spalle? Consultatevi anche con gli sposi, che siano consapevoli di questa possibilità.

Le dimensioni di stampa

(c) quanDnguyen

Conviene riflettere sulle dimensioni finali di stampa, per capire un po' meglio la situazione dei famosi... megapixels, croce e delizia della fotografia digitale. Il concetto è semplice: se le stampe finali saranno relativamente grandi (sopra il 20x30cm), sappiate che cominceranno a diventare evidenti i limiti dell'attrezzatura e della tecnica fotografica. Tali limiti potrebbero non essere fondamentali in stampe più piccole dove difetti di esposizione, rumore, micromosso diventano meno evidenti.

Tenendo conto che un album di matrimonio può avere pagine fino a circa 50cm x 50cm, potrebbe succedervi di stampare dei 45cm x 30cm o addirittura coprire due pagine con un 90cm x 30cm. Qui sotto trovate una tabella che vi indica per ogni dimensione le dimensioni teoriche in pixels dell'immagine per avere delle stampe con risoluzione 300dpi.

Formato carta

Dimensioni immagine in pixel con risoluzione 300dpi

Megapixels

15cm x 10cm

1772px x 1181px

2.1MP

19cm x 13cm

2244px x 1496px

3.6MP

30cm x 20cm

3543px x 2362px

8.4MP

45cm x 30cm

5315px x 3543px

18.8MP

Cosa sono i dpi? beh, semplicemente dicono quanti pixels della vostra immagine digitale stanno in un pollice dell foto stampata, cioè 25.4mm. 300dpi vuol dire che se prendere un segmento di 25.4mm della vostra foto, ci avete messo dentro 300 pixels. E' in pratica l'anello di congiunzione tra la vostra foto digitale con dimensioni espresse in pixels e la foto stampata reale, che ha dimensioni in millimetri. Per passare da una all'altra, bisogna indicare quanti pixels per pollice, cioè quanti dpi. Oppure i dpi vengono ottenuti implicitamente quando si impone che un'immagine con certe dimensioni in pixels venga stampata in un certo formato. I calcoli non sono immediati, comprendo che si possa fare confusione. Se volete fare dei calcoli al volo, potreste utilizzare Photoshop e GIMP, creando un'immagine fittizia e lavorando con la finestra del comando di ridimensionamento.

Di quanti dpi ho bisogno? Un primo numero ve lo potrebbe dare lo stampatore, indicandovi il numero massimo di dpi della sua stampante/minilab. La tabella riporta i dati per la risoluzione di 300dpi: le foto si possono stampare molto bene anche a risoluzioni inferiori, anche fino a 150dpi per le foto più grandi. Se andate sotto questi numeri, vuol dire che state spingendo troppo la foto, state attenti, comunque non vuol dire che il risultato non sia piacevole.

Questo vuol dire che se ho una fotocamera da 12MP non posso stampare un 45cm x 30cm? O peggio che se ho la mia vecchia Minolta 7D da 6MP non posso fare un matrimonio? Ovvio che no, significa solamente che per le stampe più estese dovrò ingrandire l'immagine (cioè diminuire la risoluzione in dpi), perdendo però in qualità di stampa. Si tratta di un'operazione assolutamente normale, che potreste lasciar fare anche al laboratorio di stampa. Ovviamente in questo ingrandimento sia ha una perdita di qualità: se non siamo molto distanti dai numeri della tabella qui sopra, il decadimento non dovrebbe essere problematico.

Poiché al momento dello scatto non potrete conoscere quali foto saranno stampate in grandi dimensioni (compatibilmente con le dimensioni dell'album), vi conviene armarvi di una feroce tensione alla massima qualità fotografica in ogni scatto. Dovrebbe essere una forma mentis del vostro essere fotografi, ma meglio ricordarlo. Quindi, fate assolutamente attenzione ai seguenti (soliti) punti.

La stampa presso un laboratorio

(c) Ben Chrisman

Se vi dovete occupare della stampa, sappiate che non si tratta di un passaggio banale. Anzi, potreste trovarvi a ristampare per qualche errore, e perdere centinaia di Euro.

Prima di tutto, dovete selezionare un laboratorio di stampa serio. Vi deve dare un buon servizio, una certa garanzia sulla qualità e sulla durata delle stampe, e consigliarvi in caso di problemi. Scartate i lab su Internet, a meno che non li conosciate bene da esperienze precedenti. Ricordatevi che state commissionando un lavoro da qualche centinaio di Euro, con stampe anche di dimensioni elevate, le quali devono durare parecchi anni.

Domanda da 1'000'000Euro: come devo preparare le foto per la stampa?

Risposta giusta al 99%:

Questa è la risposta che vale per la normale stampa presso un laboratorio. Ogni deviazione da quanto appena detto è una probabile fonte di problemi. Ci pensa il laboratorio ad adattare le foto alla dimensione di stampa, e comunque sia le foto hanno le dimensioni (in pixels) imposte dalla fotocamera, non ci potete fare niente.

Mi vengono in mente solo due eccezioni a quanto detto sopra.

Vi consiglio di preparare un CD o un DVD ben organizzato, con cartelle che indichino la dimensione di stampa. In questo modo, lo stampatore non potrà sbagliare. Se volete, nel CD mettete anche un file di testo con le indicazioni che ritenete opportune. Sul CD scrivete per bene la data, il vostro nome e cognome, il vostro numero di telefono e la vostra email. Non si sa mai.

Il compenso

(c) BEBB Studios

Quasi sicuramente gli sposi vi chiederanno quanto volete. Quanto chiedere? Beh, sappiate innanzitutto che ci sono delle questioni fiscali, per le quali tali soldi dovrebbero essere dichiarati. Sinceramente non so dirvi di più, e non saprei neanche dirvi se esista una scappatoia o un limite sotto il quale non siete tenuti a dichiarare. Mi pare che per importi totali inferiori a 5000Euro all'anno si possa utilizzare la prestazione occasionale con la conseguente ritenuta d'acconto, ma meglio che ne parlate con chi ne sa. Le tasse sono importanti, poi non lamentatevi delle strade o degli ospedali. In rete ho trovato "Fotofisco e altro", un'utile punto di partenza (anche per quanto riguarda altri argomenti come le liberatorie). Attenzione: si tratta di legislazione fiscale, molto "dinamica" e poco amichevole, andate con i piedi di piombo.

Al di là di questo importante aspetto, il compenso dipende da quello che vi viene chiesto: solo il DVD con le foto, le foto stampate oppure l'album completo. Negli ultimi due casi dovrete conteggiare per bene le spese. Vi consiglio di pattuire il vostro compenso escluse le spese varie (stampe, album), e di farvi rimborsare tali spese a parte. Potreste benissimo decidere di non volere un compenso. Anche se secondo me, visto che farete una fatica boia, che perderete un bel po' di tempo nel gestire le immagini (selezionarle, fare i provini, ritoccarle, prepararle per la stampa, ...), e che ci sarà qualche altra spesa accessoria (benzina, ...), qualcosina vi spetta.

Per avere un'idea, sappiate che dalle mie parti un fotografo professionista vi chiede da 1000Euro ai 2000Euro circa tutto compreso. Le stampe possono costare circa 200Euro, l'album parte da circa 100Euro.

Se volete far le cose veramente per bene, potreste pensare addirittura ad un contratto formale: in rete trovate tante proposte, anche molto complicate. Sappiate infatti che per i professionisti tali contratti sono molto importanti, perché le clausole in essi inserite posso salvarli in caso (purtroppo frequente, sembra) di contestazione. Per un amatore, mi sembra troppo.

Se siete in due, ovviamente dovrete chiedere il doppio, o accontentarvi della metà.

Alcuni consigli di tecnica fotografica e non

(c) Ben Chrisman

Vi ricordo una importante legge della fotografia di matrimonio.

5

Durante un matrimonio non c'è tempo di sperimentare: dovete conoscere a menadito la vostra attrezzatura: fotocamera, obiettivi, flash. Se la vostra attrezzatura diventa un'appendice del vostro corpo, allora il vostro cervello la maneggerà in maniera quasi inconscia, e potrete dedicare tutta la vostra attenzione a quel che conta: la fotografia.

La buona riuscita di un qualsiasi progetto nasce da una accurata preparazione. Tutto quello che potete fare i giorni prima nell'ottica di essere più pronti e preparati per il giorno del matrimonio, fatelo. Riflettete sui possibili intoppi (maltempo, rottura dell'attrezzatura) più o meno gravi e predisponente una via di fuga. Se potete, fate una ricognizione attenta nei luoghi del matrimonio (chiesa, location delle foto in posa, ...).

Quindi, sapete utilizzare la vostra attrezzatura?

Avete preparato per bene la vostra attrezzatura? Cominciate qualche giorno prima, non all'ultima ora.

Dall'alto della mia limitatissima esperienza in questo campo, alcuni consigli sulla tecnica fotografica e non.

Il flash, questo sconosciuto

(c) Jessica Claire

Saper utilizzare un flash per ottenere risultati gradevoli è molto difficile, è uno dei bagagli tecnici della fotografia che richiede più tempo per essere appreso. Tutti sono capaci di montare il flash sulla fotocamera e lasciare tutto in automatico, ma i risultati sebbene forse corretti grazie agli ottimi automatismi dei flash moderni, sono quasi sicuramente deludenti come qualità, visto che la posizione di una fonte luminosa appena sopra il punto di ripresa "appiattisce" i soggetti e illumina solo gli elementi più vicini, lasciando nel buio il resto della scena. Inoltre, il flash utilizzato senza diffusori o riflettori è una sorgente puntiforme, che crea sgradevoli ombre nette. Infine, un flash posizionato vicino al punto di ripresa favorisce l'effetto occhi rossi (anche se questo si corregge abbastanza facilmente in fase di fotoritocco).

Volete un esempio? Ecco uno dei miei errori :-)

1/60, f/9.5, ISO400. Ecco la tipica banalissima foto con il flash sparato dalla fotocamera: soggetti in primo piano illuminati (anche troppo), e buio tutto il resto.

Avevo appena rotto il flash principale, e ho dovuto utilizzare il flash della fotocamera, notoriamente poco potente e nella peggiore posizione rispetto al punto di ripresa (pochi cm in alto). Però, c'era poca luce per utilizzare solo l'illuminazione della scena, e ho preferito "portare a casa la foto" piuttosto che rischiare foto mosse o sottoesposte. Il diaframma f/9.5 è un errore. Comunque sia, avevo al mio fianco il mio amico Gian, quindi ero comunque abbastanza tranquillo.

Infatti Gian, con maestria, ha alzato la sensibilità ISO fino a 800, un tempo relativamente lento (1/50s) e un diaframma aperto (f/3.5). In questo modo, ha bilanciato correttamente l'illuminazione del flash con l'illuminazione ambientale, ottenendo un risultato molto gradevole.

1/50, f/3.5, ISO800. Gian ci sa fare: esposizione ben calibrata per illuminare i soggetti con il flash ma allo stesso tempo per lasciare luce per lo sfondo.

Al di là di questo semplice esempio, le cose sono abbastanza complicate: se da una parte il flash vi permette di scattare in ambienti con poca luce, dall'altra per ottenere buoni risultati richiede molta esperienza e pratica. La cosa più importante è bilanciare la luce ambientale con la luce del flash, in modo da ottenere un risultato ottimale. Potete modulare l'una e l'altra giocando con la compensazione dell'esposizione del flash (FEC, in inglese) oppure giocando con la sensibilità ISO e il tempo di esposizione. Purtroppo qui non posso darvi molti consigli o procedure, dovrete informarvi per conto vostro: l'argomento è molto vasto, meriterebbe un articolo :-)

Quando si usa il flash in un matrimonio? Praticamente sempre. In interni sparato verso l'alto, all'esterno con funzione di riempimento delle ombre, in chiesa e negli ambienti poco illuminati. Ogni utilizzo ha i suoi segreti, io stesso devo dire di saperne ben poco, e quindi poco vi posso comunicare. L'unica cosa che posso sottolineare è che poiché le condizioni ambientali cambiano rapidamente (pensate all'entrata in chiesa della sposa), altrettanto rapidamente dovrete saper cambiare impostazioni al flash e alla fotocamera.

Attenzione alle batterie: solitamente si utilizzano ricaricabili al Nickel-Metal-idrato (Ni-Mh), da 2000mAh o più. Non utilizzate le solite alcaline usa e getta: sono più lente nella carica del flash e ovviamente non sono economiche, visto che poi le dovete buttare. Sappiate che le batterie ricaricabili devono essere trattate bene, sennò durano poco e vi possono riservare brutte sorprese: procuratevi un buon caricabatterie e soprattutto cercate in rete informazioni sull'argomento. Partite con almeno due set di batterie appena caricate (se le avevate caricate il mese scorso, è probabile che abbiano perso parte della loro energia per autoscarica).

Se scattate come mitragliatori o se è una giornata particolarmente calda o se scattate continuamente a piena potenza, sappiate che i flash hanno la simpatica tendenza a... surriscaldarsi e a smettere di funzionare improvvisamente. Torneranno dall'aldilà solo dopo vari minuti di riposo, però in quel lasso di tempo sarete sopraffatti dal panico (se volete leggervi un resoconto, leggetevi ad esempio questo thread). Mette in conto questa eventualità, e siate pronti a passare il flash della fotocamera o ad utilizzare una elevata sensibilità ISO e scattare con luce ambiente. Se avete un flash recente, ogni tanto date un'occhiata al display: alcuni riportano la temperatura o un avviso similare.

Il flash può produrre fastidiosi riflessi su superfici lucide (come pavimenti, specchi, vetri, pareti di marmo, e anche sulla pelle lucida o leggermente sudata dei soggetti) che ovviamente non sono presenti al momento dell'inquadratura: se ne avete la possibilità, controllate gli scatti appena fatti e verificate che non ci siano bagliori fastidiosi. Se invece ci sono, provate a rimediare (ad esempio non mettetevi paralleli alla parete lucida ma leggermente obliqui) e a rifare lo scatto. Questi bagliori distraggono e rovinano la foto, ed eliminarli in fase di fotoritocco non è così semplice.

Attenzione ai riflessi!

Come già detto sopra, attenzione ai tempi di ricarica: potrebbero diventare di svariati secondi, se il flash ha appena sparato alla massima potenza a causa di un ambiente particolarmente buio oppure se le batterie cominciano a scaricarsi. Quindi, attenzione al momento giusto per lo scatto: la prossima possibilità sarà tra un bel po' di tempo, ragionate come se aveste un unico colpo in canna. Se avete le batterie di riserva e si sta' avvicinando un momento topico, cambiatele. Se volete accorciare i tempi di ricarica ed essere più confortevoli (e quindi poter scattare in tempi più ravvicinati nei momenti topici) potete:

Un altro problema nell'utilizzo del flash è la differenza di temperatura del suo bianco (attorno ai 5000°K) rispetto alle luci ambientali (se fossero al tungsteno, attorno ai 2800°K). L'effetto è che i soggetti illuminati dal flash potrebbero risultate molto freddi, con dominante celestina, mentre lo sfondo potrebbe risultare troppo caldo, con dominante giallognola. I trucchetti con gli appositi strumenti dosatori (in Adobe Camera Raw, ma anche in tutti gli altri programmi di fotoritocco) non funzionano, perché nella scena ci sono due temperature di bianco. Il fotoritocco di queste foto risulta lungo e difficile.

Ecco la tipica situazione di due temperature di bianco diverse in una scena: lo sposo è illuminato dal flash (temperatura circa 5000°K), il resto della scena ha una luce ambientale molto più calda. Per ritoccare questa foto bisogna utilizzare curve con maschere, molto laboriose.

Per sopperire in fase di ripresa a questo problema si possono utilizzare gli appositi fogli colorati, chiamati in gergo "gelatine" (gels in inglese). Tali fogli colorano la luce del flash, avvicinandola a quella ambientale. Ce ne sono di vari colori (esiste una classificazione denominata CTO), bisogna scegliere quello opportuno facendo qualche prova prima delle riprese. Alcuni flash hanno di serie degli accessori analoghi (ad esempio, il Nikon SB900).

Un esempio di gelatine (di vari colori, per compensare temperature del bianco più o meno calde dei 5000°K del flash), attaccata al flash in modo... artigianale. Esistono soluzioni più professionali, ma questa non mi sembra male. Si può usare del velcro adesivo, o anche un semplice elastico. Se avete un flash top di gamma, potreste avere il set di appositi accessori di serie.

Visto che sparare il flash direttamente da sopra la fotocamera è un reato federale, e che è meglio rendere la luce più soffice e diffusa, sono nati tanti "modificatori", di tutti i tipi, con utilizzi diversi. Anche qui, bisogna imparare quando e come usarli. Ve ne faccio vedere qualcuno; se andate a vedere i bei siti dei vari produttori potete trovare esempi e guide applicative.

Sto-fen produce il diffusore più famoso: l'Omnibounce. Disponibile anche in vari colori, per compensare la temperatura del bianco.

Anche Lumiquest è un famoso produttore di accessori per flash tra cui eccellenti riflettori, disponibili in varie versioni, anche con diffusore frontale (l'Ultrabounce, in basso a destra).

Molto apprezzato dagli addetti ai lavori il diffusore LightSphere di Gary Fong.

Accessori per flash ne sono nati tantissimi in giro, ognuno con il suo carico di... fantasia. Questo è il Vertex, di PRESSlite.

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Uno dei problemi principali dell'utilizzo dei flash su slitta (anche utilizzando diffusori o riflettori) è l'utilizzo con fotocamera ruotata, per le foto verticali: il risultato è usualmente abbastanza sgradevole. Una possibilità è usa degli apposi bracci snodati, che forniscono due vantaggi: il flash è verticale anche quando la fotocamera è girata, e comunque sia è più distante dal punto di ripresa rispetto al flash su slitta. Un esempio è questo, della Custom Brackets. Esiste qualcosa di simile anche della famosa Really Right Stuff.

Volete essere al top del masochismo? Che ne dite di questo setup? Certo che l'utilizzo degli ombrelli come riflettori permette di creare una fonte luminosa non più puntiforme ma più grande, con effetti finali molto più gradevoli.

Se volete, potete provare a copiare i prodotti commerciali qui sopra e autocostruirvi qualche accrocchio. Sappiate però che la vostra immagine professionale si deteriorerà irrimediabilmente. Però se li fate bene, ve la cavate con pochi Euro :-)

Il regolamento CEI per i matrimoni

(c) Ben Chrisman

Non dimentichiamoci che, al di là di quanto voi possiate pensare personalmente, il matrimonio in chiesa è un rito religioso che merita rispetto. I fotografi quindi devono adeguare il loro comportamento a questa situazione, in modo da non disturbare e non irritare il celebrante, gli sposi e tutte le persone in quel momento presenti. A tal proposito, la CEI (Conferenza Episcopale Italiana" ha pubblicato un "regolamento" (grazie della segnalazione ad Artitrenta sul forum it.arti.fotografia.digitale!), che riguarda tutte le cerimonie religiose (quindi anche battesimi, cresime, ...). Vi riporto le parti più interessanti per quanto riguarda il matrimonio.

Questo testo è il risultato del dialogo intercorso fra le Associazioni e l’Ufficio Liturgico Nazionale. Quest’ultimo approva i contenuti che i singoli fotografi sottoscriveranno, s’impegna a farlo conoscere a tutti gli uffici liturgici e invita le Associazioni a proporre questi orientamenti nelle diocesi per concordare con l’autorità ecclesiastica competente una redazione definitiva. Da molti anni è invalsa la consuetudine di incaricare, in occasione della celebrazione del Matrimonio e degli altri sacramenti, fotografi e video-operatori per le riprese audiovisive. Questo servizio contribuisce a custodire nel tempo la memoria del dono ricevuto nei sacramenti e permette di rinnovare gli impegni assunti. È importante garantire che le celebrazioni si svolgano nel debito clima di raccoglimento e di preghiera. Per questo è necessario individuare alcuni criteri di fondo utili a garantire la professionalità dei fotografi e dei video-operatori, che in tali circostanze dipende dal rispetto della singolarità dell’azione rituale e del luogo in cui essa si svolge.

9. È dovere degli operatori prendere contatto per tempo con il parroco o con il sacerdote responsabile della Chiesa per gli opportuni accordi e con loro prenderanno visione del luogo e della disposizione delle persone nell’azione rituale. Qualora gli operatori trovassero l’illuminazione della Chiesa insufficiente, inadeguata o male posizionata per le riprese video e/o fotografiche, si troverà di comune accordo con il parroco una soluzione valida alla soddisfazione delle reciproche esigenze.

10. Curino il rispetto verso i ministri e l’assemblea con la discrezione dei gesti, con un contegno serio e con un atteggiamento corrispondente alla sacralità dell’azione che si sta svolgendo. Gli operatori indosseranno abiti consoni al luogo e al rito.

11. Gli operatori non dovranno distogliere l’attenzione dei presenti dallo svolgimento dell’azione liturgica o distrarli dalla devota partecipazione ad essa. In particolare, limiteranno gli spostamenti allo stretto necessario e faranno un uso discreto del flash.

12. Le riprese con macchine fotografiche e telecamere, oltre ad alcune panoramiche, sono permesse (nella celebrazione del Matrimonio):

  • all’ingresso in Chiesa

  • al rito del Matrimonio

  • alla processione offertoriale

  • al rito della pace

  • alla comunione (facendo attenzione ai tempi …)

  • ai riti conclusivi.

Durante l’atto penitenziale, la liturgia della Parola, la preghiera eucaristica, si eviti ogni intervento degli operatori.

13. Fotografare gruppi di parenti ed amici all’interno della chiesa è consentito dopo le celebrazioni purché venga conservato il decoroso rispetto dei luoghi sacri, (in particolare si escluda il Presbiterio).

14. Gli operatori cureranno di non lasciare in vista valigie o sacche; per il deposito dell’attrezzatura e le procedure tecniche dovrà essere utilizzato un luogo che non sia di impedimento all’azione rituale.

15. Il presente regolamento viene sottoscritto dal singolo operatore che si impegna ad accettarne le regole. Le Associazioni firmatarie provvederanno a raccogliere le adesioni e a consegnare l’elenco e i rispettivi aggiornamenti alla Curia diocesana. Sarà opportuno promuovere incontri fra i rappresentanti dell’Ufficio Liturgico diocesano e le strutture locali delle Associazioni nazionali firmatarie, per favorire l’attuazione del presente regolamento, organizzare eventuali corsi formativi, utili a adattare ed integrare le disposizioni qui riportate per giungere in quella sede a disposizioni normative. Successivamente la Curia potrà fornire alle parrocchie per l’opportuna informazione l’elenco dei fotografi che hanno aderito all’iniziativa.

16. Possono sottoscrivere il presente regolamento tutti gli operatori professionisti associati alle Associazioni firmatarie. Gli operatori di cui sopra si faranno garanti per l’osservanza delle disposizioni suddette nei confronti dei loro collaboratori.

17. A documentare la celebrazione del matrimonio sarà ammesso un solo fotografo e/o un video-operatore incaricato dagli sposi, nonché eventuali collaboratori. Nessuno potrà imporre agli sposi un proprio fotografo o videooperatore. Altre persone si asterranno dall’eseguire riprese sia video sia fotografiche. Nelle celebrazioni comunitarie degli altri sacramenti il servizio sarà prestato per tutti da un solo fotografo e/o un solo cameraman. Qualora in parrocchia vi siano due o più operatori professionisti dovrà essere garantito un avvicendamento dei loro servizi nelle diverse celebrazioni durante l’anno.

18. Quando si presentino persone incaricate dagli sposi al di fuori dei fotografi aderenti alle Associazioni che hanno sottoscritto questo regolamento, il parroco farà compilare l’apposito modulo (vedi allegato). A tale scopo le persone incaricate del servizio prenderanno contatto con i parroci in tempi congrui.

Dietro le quinte dei professionisti

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Imparate dagli altri. Studiate le foto di matrimonio che trovate su internet, chiedete consigli nei forum, osservate i professionisti durante gli altri matrimoni, guardate gli album finali.

Mi piacciono molto le descrizioni dei fotografi professionisti del loro lavoro, quando spiegano come hanno fatto a raggiungere certi risultati e con che attrezzatura. Ecco alcune foto interessanti dal thread Sad Hofol (Sam, Ed, Hoff) 3K Pics dal solito Fred Miranda wedding forum. Si tratta di alcune foto relative ad un matrimonio seguito da tre guru di quel forum.

In questa foto notate come il flash non sia montato sulla slitta ma su una specie di bastone. Il fotografo quindi con una mano scatta con la fotocamera, con l'altra posiziona lateralmente il flash. Il flash è collegato ad un alimentatore esterno mediante il cavo a spirale, per aumentare la velocità di ricarica rispetto alle normali batterie. Tutto questo ambaradan per fare in modo che la luce non provenga da davanti ma dal lato, con risultati sicuramente più gradevoli. Notate anche il comando radio montato sulla slitta della fotocamera, che attiva le luci nella stanza, come si può osservare da altre foto nel thread.

Il comando radio (trigger, in inglese) può provenire da uno qualsiasi dei tre fotografi. In questo caso, il comando non è montato sulla slitta ma appiccicato al flash principale, e collegato mediante cavetto PC-Sync alla fotocamera. Notate che entrambi hanno l'alimentazione esterna per il flash, e che professionalmente sono vestiti di nero. Tutti e tre sono collegati via radio e auricolari.

Ecco il terzo fotografo. Non so se si vede bene, ma indossa una specie di giubbetto professionale con agganci per la fotocamera e tasche alla cintola. Anche il collare della fotocamera non è certo quello di serie. Notate anche il flash direzionato verso l'alto ma con il riflettore bianco sollevato (di serie su alcuni flash), per dirigere parte della luce sul soggetto.

Tony Hoffer ci mostra l'utilizzo del comodissimo vertical grip per le foto verticali. Si tratta di una Canon della serie professionale 1D, con grip incorporato.

In questa foto si vede l'intervento delle luci posizionate in ambiente su appositi supporti, comandate via radio dai tre fotografi. si noti come uno dei due abbia due corpi, uno con un grandangolo e uno con medio tele.

Dal sito di Emin Kuliyev potete trovare un post intitolato "Behind the scene - Mekhala & James - Saturday, May 17, 2008". Eccone alcune foto.

Emin Kuliyev con addirittura tre corpi.

Si noti la ripresa dall'alto molto inconsueta.

Qui addirittura con una prolunga!

Un bel po' di attrezzatura...

Molta attenzione ai particolari.

Un'altra ripresa da un'angolazione inconsueta. Notate il classico giubbottino da fotografo dell'assistente di Emin.

Ecco altre foto di Emin all'opera, prese da un altro posto intitolato "Behind the scenes". Ci sono tanti spunti per foto creative.

Lista delle foto da fare

(c) Victor Zenga

Prima di parlare delle foto "obbligatorie", vi ricordo una delle leggi della fotografia di matrimonio.

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Dovete aver ben chiaro le richieste degli sposi, e non scordarvele mai per fare di testa vostra. Se gli sposi sono molto formali, dovete assecondarli e non cedere alla mania del reportage o delle foto artistiche. Sono loro al centro del matrimonio, non il fotografo.

Sappiate che gli sposi possono non capire un'acca di fotografia, e potrebbero pensarla in modo molto diverso da voi su quali foto siano indispensabili oppure no. Potreste essere stati talmente bravi da averli convinti che il vostro stile faccia al caso loro, ma in caso contrario ricordatevi che sono gli sposi che fruiranno di quelle foto, e la vostra opinione è secondaria. Quindi, è assolutamente necessario che capiate quali sono le loro indicazioni per quanto riguarda le foto prima del matrimonio, come già stato detto. Uno degli album più belli che abbia visto non piaceva molto alla sposa perché mancavano le foto dei genitori e dei parenti in chiesa, e in quel senso aveva ragione. Il fotografo in quel caso ha prodotto un ottimo lavoro, che però non corrispondeva a quello richiesto.

Ecco la lista delle foto assolutamente da fare, secondo la mia (ripeto, limitata) esperienza. Queste foto non devono mancare perché... ci sono in tutti gli album, e una loro assenza porta ad un'alta probabilità di lamentela da parte degli sposi. Sicuramente ci possono essere delle differenze anche a seconda della tradizione delle varie regioni italiane: un matrimonio siciliano mi sa sia differente da un matrimonio trentino.

Vi consiglio di dare un'occhiata ai successivi capitoli "Accenni di composizione fotografica", "Regole di composizione spaziale", "Commento di alcune foto" e "Le foto... troppo avanti!" per migliorare il vostro stile fotografico. Il mio è ancora mooolto grezzo...

Le immagini che ho utilizzato provengono dai provini non ritoccati del matrimonio di Cristina e Alessandro, che mi hanno concesso gentilmente la possibilità di utilizzarle in questo articolo. Certo che si vede la differenza tra un amatore e i professionisti da migliaia di Euro/Dollari citati in questo articolo... Ma noi siamo qui per imparare. Nessuno nasce "imparato".

La gestione delle foto lungo tutto il matrimonio

In questo capitolo riporterò alcune considerazioni su come gestire i files delle foto, dall'inizio alla fine. Sembra una cosa banale, ma se avete già provato a lavorare con qualche migliaio di foto, saprete che cominciare dall'inizio con la strategia giusta è fondamentale.

Prima di cominciare, vi ricordo alcune regole della fotografia di matrimonio.

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Durante un matrimonio non c'è tempo e tutto avviene velocemente, quindi dovete avere sempre sotto mano schede di memoria libere. Non avrete tempo per scaricarle e liberarle, quindi dovrete averne a sufficienza. Per ogni scheda, lasciate comunque spazio per una decina di foto, non si sa mai.

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Levatevi dalla testa "scatto più che posso, poi qualcosa si salva". Mi dispiace, non funziona: questo atteggiamento vi distrae dallo scatto della "buona foto" (ben valutata come esposizione, fuoco, composizione e soprattutto momento giusto). Vi troverete a lavorare con varie migliaia di foto generalmente mediocri, perderete un disastro di tempo nella loro gestione, sprecherete molto spazio nelle schede di memoria e successivamente per il backup.

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Il backup è la cosa più importante del mondo. Le foto di matrimonio sono il vostro oro, quindi il prima possibile eseguite almeno due copie di sicurezza (HD esterno, DVD). Non cancellate mai le schede di memoria se prima non avete fatto due copie di sicurezza. Meglio utilizzare due schede da 8GB che una da 16GB, se mai vi dovesse succedere un guasto. Meglio se durante il matrimonio avrete qualche pausa per fare il backup delle schede su un portatile, ancor meglio se fate anche la doppia copia su un HD esterno.

Preparazione

Durante il matrimonio

Backup iniziale

Selezione delle foto - quale programma?

La prima cosa da fare è procurarsi un programma che vi permetta di selezionare le foto nel modo più veloce e intelligente possibile. Quali sono i requisiti che dovrebbe avere un programma ideale per la selezione delle foto?

Ecco alcuni papabili. Date un'occhiata anche al capitolo "Programmi di fotoritocco".

Selezione delle foto - qualche indicazione

Vi ricordo una regola molto importante della fotografia di matrimonio:

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Megapixels, ISO, rumore, flash, obiettivi, riflettori, batterie e quant'altro sono in gran parte seghe mentali nella testa dei fotografi (specialmente amatoriali). Quello che conta è la foto, il soggetto, le emozioni. Una foto rumorosa, un po' mossa, un po' storta di un padre che piange quando abbraccia la sposa varrà infinitamente di più di qualsiasi foto tecnicamente eccellente degli anelli sul cuscino.

La selezione è una delle operazioni più importanti del vostro lavoro, e quella che vi porterà via più tempo. Non è facile, vi costringerà a fare delle scelte difficili, ma bisogna farlo.

I provini

Domanda preliminare: ha senso fare i provini, perché non consegnare tutte le foto? Dipende da voi: io sono un perfezionista, e mi piace passare in fotoritocco (magari veloce) quasi tutte le foto. Se invece voi e la vostra fotocamera siete in grado di consegnare velocemente buoni risultati senza troppe capriole, meglio!

Una volta che avete selezionato le foto in formato raw, bisogna creare i file jpg da mandare agli sposi. Il formato jpg è leggibile da tutto il mondo, e gli sposi potrebbero vedere le foto anche sulla televisione mediante il normale lettore DVD (oltre che sul solito PC). Attenzione ad utilizzare lo spazio colore sRGB, e non altri spazi esoterici.

Per fare questo, il vostro programma di selezione vi dovrebbe permettere di fare "lavorazioni batch", cioè una serie di operazioni su gruppi di foto senza il vostro intervento (ne abbiamo parlato qui sopra). Una prima lavorazione batch è quella della conversione da raw a jpg, una seconda lavorazione batch è quella del ridimensionamento a bassa definizione (tipo 900x600 pixels).

Perché diminuire la risoluzione dei provini? Per due motivi: il primo è che gli sposi non si stamperanno proditoriamente le foto da soli, ed il secondo è che le foto più piccole sono più maneggevoli e veloci da visualizzare, sia su PC che soprattutto su un lettore DVD (se lasciate le foto di grandi dimensioni, il lettore DVD ci mette svariati secondi a caricarle, e tutto il processo di selezione diventa troppo lungo).

Importante: dovete equilibrare il bilanciamento del bianco (white balance, WB in inglese) delle varie foto. E' un'operazione fondamentale, nella quale impiegare un bel po' di tempo e attenzione, che serve a "omogeinizzare" i colori delle varie foto se avete impostato la fotocamera con bilanciamento del bianco automatico (di solito indicato con AWB), almeno per quei gruppi di foto tutte nella stessa situazione (es: tutte quelle sul prato, tutte quelle in chiesa). Va' usato il buon senso, ovviamente: anche all'interno della stessa situazione, ci possono essere luci diverse, quindi potrebbe non valere un WB comune. Se poi avete scattato con due fotocamere diverse (come marca e/o modello), auguri.

Per i provini, le foto dovranno essere ritoccate? Mah, secondo me devono essere messe a posto in modo che non abbiano problemi particolari (sotto o sovraesposizioni, dominanti, ...), giusto perché gli sposi non scartino foto solo perché sembrano brutte. Adobe Bridge è molto simpatico in questo, visto che le foto che sono da ritoccare le potrete aprire temporaneamente in Adobe Camera RAW e correggerle con i pochi strumenti a disposizione.

Potreste però pensare di proporre agli sposi già alcune foto convertite in bianco e nero (che fa sempre la sua porca figura) o seguendo alcuni degli stili trendy (desaturazione, viraggi, ...). Gli sposi potrebbero darvi un utile indicazione in questo senso, accettando con entusiasmo queste foto particolari o rifiutandole categoricamente. Meglio scoprirlo ora, al momento dei provini, che alla fine del lavoro.

Attenzione alle dimensioni di stampa rispetto alla qualità tecnica dell'immagine. Se una foto è leggermente mossa, o rumorosa perché avete spinto la sensibilità ISO, oppure avere croppato troppo riducendo il numero di pixels, una stampa a dimensioni relativamente elevate (30cm x 20cm o più grandi) potrebbe risultare troppo scadente (vedi il capitolo "Le dimensioni di stampa"). Segnalatelo agli sposi, magari potrebbero optare per un'altra foto.

I provini vanno consegnati con un CD (tanto ci stanno tutte le foto che volete, a bassa definizione), sul quale avete scritto con un pennarello il vostro nome e cognome, il vostro cellulare e la vostra email, e ovviamente il nome degli sposi e la data del matrimonio. Nel CD se volete metteteci dentro un documento di testo (doc o txt) dove indicate qual'è il lavoro che devono fare gli sposi.

A proposito: gli sposi cosa ci devono fare con il CD dei provini? Beh, in qualche modo devono fornirvi due informazioni importanti: quali foto hanno selezionato, e quale dimensione desiderano per ogni foto (se loro vogliono che voi stampiate le foto, ovviamente). Quasi quasi assieme al CD meglio che forniate i cosiddetti "fogli di contatto" (contact sheets, in inglese), cioè le stampe di più foto (una dozzina circa) per pagina, ognuna con il nome del file. In questo modo si guardano le foto su PC e poi le segnano sul foglio. Certo che se date loro 400 immagini, di fogli ne dovete stampare un bel po'...

Se gli sposi sono abbastanza "informatici", potreste fornire loro il programma di selezione delle foto (se è uno gratuito) e insegnargli come utilizzare le valutazioni con stelline o colori. Alla fine del loro lavoro, selezionano tutte le foto per loro interessanti e vi fanno un CD.

Le foto finali

Qui dipende da cosa vogliono gli sposi.

Quando gli sposi vi avranno comunicato quali foto desiderano tra i provini che avevate consegnato, avrete bisogno di un bel po' di tempo per riaprire i files raw, elaborarli (vedi il capitolo "Alcuni consigli di fotoritocco") e produrre i files finali. Un lavoraccio.

Prima di tutto, mediante il programma di gestione delle foto dovrete selezionare i files raw corrispondenti ai provini scelti. Potreste utilizzare le valutazioni (es: 5 stelline per le foto scelte), oppure in Adobe Bridge utilizzare i colori. Il tutto per fare in modo che possiate isolare solo i files che dovete ritoccare.

Come già detto nel capitolo "La stampa presso un laboratorio", normalmente le foto devono essere dei normali jpg con spazio colore sRGB, senza nessun ridimensionamento.

Se consegnate il DVD con le foto finali, abbiate cura di includere:

Sappiate che gli sposi potrebbero non essere degli ingegneri informatici, quindi organizzate il tutto in modo comprensibile. Magari scrivete qualche riga per descrivere il contenuto del DVD.

Se dovete fare l'album completo, beh, non posso dirvi molto, visto che non l'ho mai fatto. Anzi, in verità mi ci sono cimentato qualche anno fa con il mio di album, ma non è venuto un granché. Si tratta di un lavoro a metà tra la progettazione e la creazione artistica, e in quest'ultima attività sono estremamente scarso...

Programmi di fotoritocco

Alcune note sui vari programmi di fotoritocco, nel caso siate al punto di doverne scegliere uno. Comunque sia, prima di cominciare un lavoro impegnativo come gestire le foto di un matrimonio, è necessario familiarizzare per bene con il programma.

Alcuni consigli di fotoritocco

Il fotoritocco delle foto di matrimonio vi porterà via un disastro di tempo, soprattutto se volete fare i perfezionisti. In questo capitolo vi riporto alcune note, risultanti dalla mia breve esperienza.

Importantissimo! Tutti gli elementi del vostro sistema (fotocamera, monitor, stampante, scanner, ...) devono essere conformi alla gestione del colore! Senza la gestione del colore correttamente implementata, tutto il vostro fotoritocco potrebbe essere sbagliato, e affetto da dominanti che scoprirete solo troppo tardi, dopo aver stampato le foto! Rischiate di buttar via soldi e di deludere i vostri "clienti"!

Quali sono i requisiti fondamentali del programma per il fotoritocco?

Ecco i miei umili consigli.

Alcuni stili di fotoritocco

Come già avete intuito, nella fotografia di matrimonio una componente fondamentale è il fotoritocco. Questo non vuol dire che potete scattare a caso tanto c'è San Photoshop che vi aiuta, ma che il fotoritocco deve essere visto come uno degli ingredienti per ottenere un buon risultato.

Nella fotografia matrimoniale il fotoritocco viene spesso utilizzato per cambiare anche pesantemente una foto allo scopo di sottolineare, di esaltare le emozioni comunicate dalla foto stessa. Mentre in altri tipi di fotografia questa pratica è malvista (ad esempio, nella fotografia naturalistica), per i matrimonialisti questo è il pane quotidiano. Questo non vuol dire che dobbiamo stravolgere ogni foto con ogni sorta di effetti speciali, ma che possiamo farlo considerando sempre l'effetto finale dell'intero lavoro, cioè l'album matrimoniale. Ricordatevi ancora una volta di non esagerare, ma di applicare le varie possibilità del fotoritocco in modo anche deciso, ma comunque armonioso ed equilibrato.

Sono nati nel tempo vari "stili", cioè vari tipi di fotoritocco, molti dei quali derivanti dalla vecchia fotografia a pellicola (che ha educato il gusto di tutti noi, fino ad una decina di anni fa). E assieme a questi sono nati di conseguenza mode e tendenze, soprattutto nel vivace mondo anglosassone. Qui sotto trovate vari esempi: a voi prendere spunto per i vostri lavori.

Vi invito a provare la vignettatura (praticamente presente in tutte le foto!), i filtri graduati, la grana e l'applicazione di textures, tutte tecniche molto trendy in questi anni, sia per il bianco e nero che per il colore. Non vi indico nessuna procedura per ottenerla: cercate in Rete, esistono tantissimi tutorials.

In Rete trovate anche tantissime informazioni sul fotoritocco, sotto forma di tutorials, articoli (come questo :-)), guide: vi segnalo uno di quelli in cui mi sono imbattuto: "Simulating Classic Film Effects in Photoshop". In questo articolo potete scaricare anche le actions di Photoshop per ottenere velocemente i risultati desiderati.

Ultima cosa: tutte le foto presenti in questo articolo sono ritoccate, alcune anche pesantemente. Anche quelle che sembrano semplicemente delle foto a colori sono in realtà studiate e ritoccate come colori, e probabilmente come crop. Ripensate alle vostre foto, così come escono dalla scheda di memoria: in confronto a queste (tralasciando la bravura dei fotografi e la qualità della loro attrezzatura, ovvio) sembrano abbastanza banali... Rassegnatevi, una passata di fotoritocco è obbligatoria.

Bianco e nero e derivati

Questo è un bianco e nero classico (vi consiglio di leggervi l'articolo "Bianco e nero digitale"). Notate come ci siano ampie zone clippate verso il nero e verso il bianco: non è importante "rispettare le regole", quanto utilizzare contrasti e luminosità per esprimere sensazioni. Non tutte le foto sono adatte ad una conversione al bianco e nero: di solito funziona bene con un soggetto principale molto potente.

(c) BEBB Studios

Potete dare un tocco di magia con dei viraggi, sia verso il seppia, sia verso le tonalità fredde del selenio.

(c) BEBB Studios

(c) BEBB Studios

(c) Jessica Claire

(c) Jessica Claire

(c) Jessica Claire

(c) BEBB Studios

Colore

Anche gli effetti sulla cromia della foto posso essere utilizzati efficacemente per creare nuove sensazioni. Come sempre, molti di questi derivano dalla fotografia a pellicola: due esempi famosi sono l'effetto cross-processing e l'effetto bleach-bypass.

Esistono molti plug-ins commerciali per Photoshop e Lightroom per creare velocemente questi effetti: se vi piacciono e li utilizzate spesso, provateli. Eventualmente, questi effetti possono essere creati a mano utilizzando i soliti strumenti di Photoshop, curve e layers in primis: se trovate un effetto interessante che volete replicare, perchè non creare un'action? Se non sapete cosa sia, cercate qualche articolo in Rete: si tratta in breve di registrare una sequenza di operazioni, che poi potete salvare su file (estensione .atn) e riutilizzare in seguito. Sono utilissime: potete utilizzarle per "salvare" i vostri effetti preferiti, ma anche per tanti utilizzi, tra cui convertire velocemente files RAW in JPG mendiante batch. Esistono molti siti da cui potete scaricarne di pronte: vi consiglio un giro su ATN ActionCentral.

(c) BEBB Studios

(c) BEBB Studios

(c) BEBB Studios

(c) BEBB Studios

(c) BEBB Studios

(c) BEBB Studios

(c) BEBB Studios

(c) BEBB Studios

(c) BEBB Studios

(c) BEBB Studios

(c) Tobiah Tayo

(c) Jason Tran

(c) Jessica Claire

(c) Jessica Claire

(c) Jessica Claire

(c) BEBB Studios

Accenni di composizione fotografica

(c) Ben Chrisman

Vi ricordate?

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Megapixels, ISO, rumore, flash, obiettivi, riflettori, batterie e quant'altro sono in gran parte seghe mentali nella testa dei fotografi (specialmente amatoriali). Quello che conta è la foto, il soggetto, le emozioni. Una foto rumorosa, un po' mossa, un po' storta di un padre che piange quando abbraccia la sposa varrà infinitamente di più di qualsiasi foto tecnicamente eccellente degli anelli sul cuscino.

Qualche accenno di composizione fotografica, giusto per imparare qualche trucchetto per rendere più godibile le nostre foto. Su questo tema sarebbe da scrivere... un articolo (chissà che non succeda quanto prima, visto che si tratta di un tema poco apprezzato ma molto importante), però qui riporterò solo alcune brevi (e disordinate e incomplete) considerazioni, sunto di tutto quello che ho letto in giro. Ovviamente questi principi valgono per qualsiasi tipo di fotografia, non solo quella di matrimonio. Anche se si tratta di regole universalmente accettate e sperimentate, nulla vieta di seguire il proprio istinto fotografico e procedere per la propria strada.

Nel capitolo "Commento di alcune foto" troverete alcune foto interpretate secondo i concetti sotto esposti (non sottoesposti ah ah ah).

Regole di composizione spaziale

(c) BEBB Studios

Penso sia interessante dedicare un po' più di spazio alle cosiddette regole di composizione, cioè a come posizionare il soggetto nel fotogramma. Si tratta di uno degli strumenti più interessanti per ottenere fotografie gradevoli e non banali. Come sempre, si tratta di regole nate... per essere infrante, secondo la vostra sensibilità.

Queste regole vanno applicate "al volo" al momento dello scatto, quindi nella vostra testa dovrebbe esserci sempre una tendenza verso i cosiddetti "punti di forza" e "linee di forza" secondo la regola da voi prescelta. Come potete immaginare, è molto difficile che durante un matrimonio abbiate la possibilità di riflettere e disegnare con calma nella vostra mente le linee della regola aurea. Si tratta invece di educare il vostro occhio fotografico in modo che quasi automaticamente componga soggetto e contesto nel modo esteticamente più gradevole. E' già un gran passo avanti non mettere il soggetto sempre al centro...

Questi metodi valgono sia per la fotografia in orizzontale che in verticale, e con opportuni adattamenti potrebbero valere anche per altri formati (tipo il 4:3 delle fotocamere consumer). Infine, potrebbero essere utilizzati anche nella fase di cropping durante il fotoritocco, magari per migliorare una composizione quasi perfetta.

Regola dei terzi

Si tratta di una delle regole più diffuse. Si dice sia derivata da una semplificazione della sezione aurea, anche in virtù del fatto che il classico 35mm ha rapporto 3:2 e quindi non è un rettangolo aureo. Dividendo il fotogramma in nove parti uguali, mediante linee che dividono ogni lato in tre segmenti, si ottengono 4 punti di forza e 4 linee di forza.

Punti di forza

Linee di forza

Questi punti sono particolarmente "potenti", nel senso che se in uno di questi ci piazzate il soggetto, questo acquista molta più importanza rispetto alla soluzione banale di metterlo in centro.

(c) BEBB Studios

Se la foto ha più soggetti, sarebbe simpatico cercare di collocarli nei 4 punti. Se alcuni elementi presentano delle linee verticali od orizzontali, conviene piazzarle lungo le linee di forza.

(c) BEBB Studios

Regola aurea

Per varie questioni geometriche e storiche la regola aurea è una particolare proporzione legata al numero 1,61803..., considerata esteticamente perfetta. Tale proporzione può riguardare il rapporto tra i lati di un rettangolo, nel qual caso diventa il "rettangolo aureo", molto utilizzato dai pittori nel passato come dimensione perfetta della tela. Purtroppo tale rettangolo assomiglia ma non è uguale al fotogramma classico, che invece ha rapporto 3 : 2 = 1,5. Amen, si cercherà di adattare il tutto.

La regola aurea permette inoltre di disegnare linee di forza all'interno del rettangolo. Tali linee partono da ogni lato, dal punto in cui i due segmenti ottenuti dividendo il lato stesso sono nel rapporto 1 : 1,61803. Bei paroloni, ci interessa il risultato finale, riassunto nelle immagini qui sotto.

Punti di forza

Linee di forza

I punti sono un po' più centrali della regola dei terzi. Come sopra, se ponete i soggetti sui punti di forza o lungo le linee guida, dovreste ottenere un buon risultato estetico.

(c) Victor Zerga

Regola dei quarti

E' una modifica ovvia alla regola dei terzi. I punti e le linee di forza sono più vicini al perimetro del fotogramma, e acquistano un appeal particolare.

Punti di forza

Linee di forza

Questa disposizione funziona bene se ci sono linee orizzontali o verticali di complemento al soggetto principale.

(c) Jason Lee

Metodo delle diagonali

Spulciando su Internet ho trovato il metodo delle diagonali, sviluppato da tale Edwin Westhoff. Costui afferma che in moltissime fotografie esteticamente gradevoli, i particolari più importanti (ad esempio, un occhio in un ritratto) giacciono con estrema precisione sulle cosiddette diagonali, cioè sulle linee a 45° che partono da ognuno dei 4 angoli del fotogramma.

Linee di forza diagonali

Teoria interessante. Per maggiori informazioni, consultate il sito dedicato a questo metodo.

(c) BEBB Studios

Commento di alcune foto

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Imparate dagli altri. Studiate le foto di matrimonio che trovate su internet, chiedete consigli nei forum, osservate i professionisti durante gli altri matrimoni, guardate gli album finali.

Ecco una seri di foto commentate, secondo le "regole" compositive descritte nel capitolo precedente. I commenti sono assolutamente personali, secondo la mia sensibilità, quindi suscettibili di critiche e correzioni.

Se provate ad utilizzare la stessa tecnica critica con le vostre foto, magari scoprirete (come me) come le foto scattate finora siano relativamente banali, e che dai fotografi citati in questo articolo ne abbiamo da imparare...

Foto n. 1

Ecco un esempio in cui vengono create relazioni tra la sposa ed il suo bouquet (spero si scriva così) in primo piano e le donne sullo sfondo. La lettura è relativamente semplice: il soggetto principale è il mazzo e la sposa, il contesto sono le donne sullo sfondo. Molto affascinante il modo in cui la sposa regge in mano il mazzo, molto femminile.

La relazione più ovvia è quella concettuale: la sposa sta' per lanciare il mazzo di fiori, e come da tradizione le donne non sposate attendono di poterlo prendere al volo.

(c) Jason Tran

Per accentuare il tutto si è ricorsi alla relazione a fuoco-sfocato, che aiuta la prima relazione guidando l'occhio prima sul mazzo di fiori, poi sulla sposa ed infine sulle donne sullo sfondo.

L'inclinazione della composizione (il punto più basso sembra in basso a sinistra, in fondo) "aiuta" il lancio del mazzo, come se la sposa fosse leggermente più in alto. La sensazione è che il mazzo verrà lanciato e la parabola possa finire in basso a sinistra; le donne si "muoveranno" in quella direzione, grazie all'inclinazione proprio verso quel punto. La vignettatura, specialmente nell'angolo in basso a destra, aiuta ad evidenziare il mazzo di fiori.

Notate che se l'inclinazione fosse stata opposta, il lancio sarebbe stato... più faticoso, con la sposa in basso che deve lanciare verso le donne in alto e con le donne che devono muovere verso un'altezza maggiore.

I colori sono ben saturi, in particolare il magenta del vestito della sposa, sparato al massimo, come per creare uno stacco rispetto al colore giallognolo prevalente nel contesto.

Foto n. 2

Questa è la tipica foto in cui il contenuto ha assolutamente prevalenza sugli eventuali difetti tecnici, peraltro non presenti. Anche se fosse stata scattata a ISO6400, fosse leggermente mossa o sfocata o sottoesposta, è sicuramente da selezionare. E da scattare :-)

(c) BEBB Studios

Il soggetto principale è il viso del papà. La relazione è ovviamente padre-figlia, in cui il matrimonio è una tappa felice ma dolorosa allo stesso tempo. Il papà sorride, ma con gli occhi chiusi e la testa leggermente inclinata verso il basso si assapora gli ultimi momenti prima dello consegna allo sposo, tra poche ore. La sposa ancora vestita casual crea uno stacco rispetto al padre già pronto in vestito.

Si noti come padre e figlia sono delimitati dagli stipiti bianchi, che incorniciano e rafforzano il gruppo principale.

Dal punto di vista spaziale, la composizione è quella classica a terzi. Evidente la vignettatura.

I colori sono desaturati, quasi al limite di un bianco e nero, come per sottolineare la delicatezza del momento.

Foto n. 3

Questa foto ha la stessa potenza espressiva della foto precedente. La relazione ovvia è tra madre e figlia. La madre sembra preoccupata (come ovvio) del vestito della sposa. Sembra essersi allontanata per guardare meglio. Le braccia sono in posizione attiva, forse per suggerire qualcosa.

(c) BEBB Studios

Il soggetto principale è la mamma, posta al centro in fondo, mentre guarda la vestizione della figlia. La quale, ritratta di spalle, guarda la madre. Attorno alla sposa ci sono le testimoni, che la aiutano.

La mamma ha il viso a fuoco, mentre sposa e testimoni sono in primo piano ma sfocati. Si tratta di una composizione opposta alla norma (solitamente il soggetto è in primo piano e a fuoco, il contesto è in secondo piano ma sfocato), ma efficace in questo caso. Si noti la struttura a V, creata dai soggetti in primo piano, che guidano l'occhio verso il viso della mamma. Tale sensazione è amplificata dalla prospettiva di un grandangolo.

I colori sono leggermente sfalsati, quasi un effetto cross-processing. La vignettatura è presente, anch'essa virata verso il blu scuro.

Foto n. 4

In questa foto il soggetto è il viso della sposa. La foto è stata scattata dal basso, con un medio-grandangolo, con la sposa leggermente inclinata in avanti. Gradevole la posizione delle mani, a sostenere il corpetto non ancora completamente allacciato.

(c) Victor Zerga

La struttura è chiaramente a piramide, con due diagonali (create sfruttando le testimoni, ed esaltando l'effetto con il grandangolo e il punto di ripresa dal basso) che guidano lo sguardo.

Foto n. 5

Questa foto apparentemente banale è gradevole grazie ad alcuni spunti compositivi. Innanzitutto si noti la bella posizione della sposa, nell'atto di truccarsi. La sua espressione è seria, quasi cupa, preoccupata dai preparativi.

(c) Tony Hoffer

E' evidente il contrasto tra il blu freddo della parete di destra con il colore caldo dell'interno della stanza a sinistra, dove c'è la sposa. Quasi sicuramente questa diversità è dovuta a due temperature di bianco: tungsteno nella stanza, penombra fredda all'esterno. Due aiuti per aumentare questo contrasto potrebbero provenire dal fotoritocco o in fase di scatto mediante gel applicati al flash. Dal punto di vista spaziale la composizione sembra seguire la regola aurea.

Foto n. 6

Il soggetto principale della foto è il braccio dello sposo, con il testimone che cerca di agganciare il gemello del polsino. Profondità di campo molto limitata, per separare il soggetto dal contesto sfocato, in questo caso sposo e testimone riflessi sullo specchio.

(c) Ben Chrisman

Il braccio dello sposo viene rafforzato dalla posizione obliqua. La composizione segue la regola dei terzi. Peccato per la bottiglia di plastica in basso a destra.

Molto riuscita la conversione in bianco e nero, con tutti i dettagli del viso ben presenti e soprattutto con un invidiabile equilibrio tra bianchi e neri lungo tutta la foto.

Foto n. 7

L'effetto compositivo alla base di questa foto è la cornice creata mediante il braccio destro dello sposo, in primo piano e sfocato, mentre il soggetto principale è naturalmente il viso dall'espressione impegnata, a fuoco in secondo piano.

(c) Ben Chrisman

Il soggetto è posizionato secondo la regola dei terzi, e viene rafforzato da una diagonale. Si noti lo sguardo che segue la forza di gravità imposta della diagonale, diretto probabilmente alla cravatta.

Foto n. 8

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Ho selezionato questa foto solo per esemplificare uno dei rari casi di pattern.

(c) Yervant Photography

Gli elementi ripetitivi in questo caso sono due: le diagonali della scala e le linee orizzontali della tapparella a destra. La testa dello sposo cade tra due diagonali (in caso contrario, sarebbe stato sgradevole).

La vignettatura graduale ma accentuata permette di staccare la camicia bianca dello sposo dal grigio della parete. Sinceramente, altre zone dell'immagine sembrano troppo un fotoritocco tipo "scherma e brucia".

Foto n. 9

Un altro elemento compositivo molto raro: la spirale.

(c) ardent photography

Il corrimano crea la spirale, e gli sposi sono posti alla fine. L'occhio è praticamente costretto a seguire le curve per arrivare al soggetto. I gradini delle scale creano un elemento ripetitivo dal colore tenue e freddo, in contrasto con la camicia rossa del futuro sposo. In questo modo, nonostante le dimensioni limitate del soggetto, questo spicca nella foto.

Foto n. 10

Ecco un interessante esempio di due tecniche fotografiche: fisheye e tempi lunghi.

(c) Emin Kuliyev

Il soggetto sono ovviamente gli sposi. Il fotografo ha utilizzato un obiettivo fisheye con un tempo di esposizione relativamente lungo (tipo 1s). Gli sposi sono immobili, e la fotocamera è probabilmente su cavalletto. L'effetto è molto simpatico: si vedono le scie della gente che passa (e che quindi diventa una serie di soggetti non definiti), mentre gli sposi appaiono nitidi. L'utilizzo del fisheye ha portato la caratteristica distorsione, con un effetto di linee curve molto interessante.

Foto n. 11

In questa foto è stato utilizzato un crop (ritaglio) molto stretto e lungo.

(c) JGarner

L'utilizzo del grandangolo in un corridoio fa in modo che il punto di fuga prospettico cada sul soggetto principale, cioè gli sposi. Il soggetto inoltre è luminoso e perfettamente a fuoco, e correttamente viene evidenziato.

Foto n. 12

Anche in questa foto ci sono due elementi compositivi forti: la silhouette e il framing.

(c) Ben Chrisman

La silhouette deriva dall'esposizione per il cielo al tramonto, la cornice deriva dalla grande apertura nella quale sono seduti gli sposi. Si noti la composizione diagonale, che aggiunge dinamicità.

Foto n. 13

Crop orizzontale, vignettatura, pattern.

(c) Jaco Fourie

In questa foto si vede come il soggetto (i due sposi) esca dallo sfondo grazie al contrasto tra l'irregolarità del soggetto stesso e la regolarità e ripetitività di linee verticali del muro in secondo piano.

Foto n. 14 e 15

Ecco due esempi di utilizzo delle linee diagonali come "attrattori" dello sguardo verso il soggetto principale. In entrambi i casi le diagonali sono create mediante il posizionamento del soggetto in prossimità di elementi rettilinei, i quali grazie all'effetto prospettico creano delle linee che convergono nel punto di fuga. Nel primo caso si è utilizzato anche il contrasto fuoco/sfuocato per evidenziare bene il soggetto e far perdere importanza al parapetto.

(c) Tony Hoffer

In questa seconda foto l'effetto prospettico viene amplificato dall'utilizzo del grandangolo.

(c) Victor Zerga

Attenzione all'utilizzo dei grandangoli, di solito hanno distorsioni elevate, assolutamente da correggere in fase di fotoritocco perché molto sgradevoli quando hanno a che fare con elementi per natura rettilinei. In secondo luogo, l'effetto prospettico potrebbe distorcere in maniera esagerata anche il viso ed il corpo degli sposi: non esagerate con le focali corte.

Le foto... troppo avanti!

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Imparate dagli altri. Studiate le foto di matrimonio che trovate su internet, chiedete consigli nei forum, osservate i professionisti durante gli altri matrimoni, guardate gli album finali.

Vi propongo ora alcune foto veramente originali e simpatiche, che possono dare un tocco in più al vostro lavoro. Da copiare spudoratamente, se ve ne capita l'occasione e... se ci riuscite. Senza strafare.

(c) ardent photography

(c) BEBB Studios

(c) Emin Kuliyev

(c) Emin Kuliyev

(c) Emin Kuliyev

(c) Emin Kuliyev

(c) Emin Kuliyev

(c) Emin Kuliyev

(c) Tony Hoffer

(c) Tony Hoffer

(c) Tony Hoffer

(c) Tony Hoffer

(c) Tony Hoffer

(c) Tony Hoffer (ndr: il matrimonio sarà il 27 dicembre...)

(c) Tony Hoffer

(c) Tony Hoffer

(c) Victor Zerga

(c) Victor Zerga

(c) Victor Zerga

(c) Victor Zerga

(c) Victor Zerga

(c) Jason Tran

(c) Jason Lee

(c) JGarner

(c) JGarner

(c) JGarner

(c) quanDnguyen

(c) quanDnguyen

(c) Martin Paul

(c) Tobiah Tayo

(c) Jeremy Clay

Links

Fotografi professionisti

Molti fotografi hanno il loro sito e addirittura il proprio blog, dove pubblicano alcune foto degli ultimi matrimoni di cui sono stati protagonisti. Qui sotto trovate i links ad alcuni fotografi: sono quelli che ho trovato, ma sono sicuro che ne esistono moltissimi altri... L'ordine è assolutamente casuale, e ho messo i links anche a tutti i fotografi le cui foto sono citate in questo articolo. Ammetto di aver pescato alcuni dei prestigiosi nomi dall'articolo "Top 10 Wedding Photographers 2008" di PopPhoto.

Uno dei thread del Fred Mirand wedding forum è dedicato ai links dei siti di tutti i fotografi del forum stesso: Wedding contact resource list.

Non ho citato fotografi italiani: sicuramente ce ne sono e sono bravissimi, però gran parte dei forum che ho spulciato sono internazionali.

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Last modified: 25.02.2011 08:56:48